Storia linguistica dell’Italia repubblicana
Tullio De Mauro indaga l’evoluzione dell’italiano dal dopoguerra a oggi. Una lingua comune attraversata dalle sue varianti regionali. Ma che pochi padroneggiano.
Tullio De Mauro indaga l’evoluzione dell’italiano dal dopoguerra a oggi. Una lingua comune attraversata dalle sue varianti regionali. Ma che pochi padroneggiano.
L’ormai 64enne Salvo Montalbano non è più quello di una volta. I colpi cominciano a mancare e – diciamo pure – si sta rimbambendo alquanto. D’altra parte, è dal 1994 che riempie romanzi e racconti e che affianca la letteratura storica e politica di Camilleri. E poi, riconosciamolo, quando il
Se una società più complessa richiede più conoscenza, l’Italia è davvero messa male. Tre quarti della popolazione non sono in grado di leggere neppure le istruzioni della lavatrice. Mentre solo il 20% degli adulti riesce a comprendere testi di media difficoltà e a orientarsi, dunque, nella società contemporanea. Nella vita della società contemporanea; non nei suoi problemi. Sia ben chiaro.
Come già fatto notare qualcuno prima di me, ci sono vari elementi che accomunano la comunicazione di Renzi, l’aspirante leader della sinistra italiana, a quella di Papa Bergoglio. Innanzitutto, la fatica costante di apparire in rottura con il passato e con i predecessori. Linguaggio verbale, corporeo, pubblicitario comunicano una sola cosa:
L’esistenza sonora di Milano. Prima parte Seconda parte
Al momento di marciare molti non sanno che alla loro testa marcia il nemico. La voce che li comanda è la voce del loro nemico. E chi parla del nemico è lui stesso il nemico. Bertold Brecht, Sul muro, in Brecht, Poesie, a cura di L. Forte, Einaudi, Torino, 2005.
Un progetto politico (o anche, semplicemente, elettorale) non dovrebbe essere un programma diviso per punti in cui si promette di fare questo, questo, e quest’altro. Un progetto politico – o un leader che lo incarna – dovrebbe immaginare l’Italia (o anche l’Europa e il mondo) nei prossimi cinque, dieci, venti
Per trovare una risposta al perché siamo arrivati al governo Letta partirei dalle parole di Antonio Gramsci: “Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch’io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo
Mia traduzione per Daidaidai Milano dell’articolo di Ian Traynor apparso su The Guardian il 24 Aprile 2013. La fiducia dei cittadini verso l’Unione europea è scesa ai minimi storici nei sei principali paesi dell’Unione stessa, sollevando questioni di fondo circa la sua legittimità democratica da più di tre anni nella peggiore crisi che
Se tutti cominciassimo a comportarci da cittadini consapevoli e per bene, partecipassimo con intelligenza e cultura alla cosa pubblica, avessimo senso della comunità e il senso di far parte di un progetto comune, le cose andrebbero gradualmente (ma sensibilmente) migliorando e finalmente potremmo tornare ad essere un Paese di cui