Danilo Aprigliano

Realmente sciatto.

Da ieri mattina, nelle stazioni delle metropolitane di Milano, sono visibili alcuni cartelloni pubblicitari di una marca di caffè ‘dal nome regale’. È facile immaginare quanto questa nobiltà onomastica sia messa in evidenza: grafica e slogan pensati apposta, ma con risultati piuttosto pacchiani. Lo slogan infatti è “realmente buono” con la prima sillaba (re-) scritta in caratteri più grandi del resto. A contornare logo e réclame, ci sono poi dei testi, alcuni dei quali ‘in rima’. Ma tralasciando gli ilari risultati poetici, a colpire è, non solo la scorrettezza ortografica e tipografica ( ‘e’ e ‘u’ con l’apostrofo al posto dell’accento, puntini sospensivi sovrabbondanti, lettere minuscole al posto delle maiuscole, ecc.), quanto l’incoerenza e la mancanza di uniformità nelle scelte – anche erronee – di tipo editoriale, sintomo di una sciatteria piuttosto imbarazzante.

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