Jacques Prévert

Les enfants qui s’aiment

Jacques Prévert nasce a Neuilly-sur-Seine, vicino Parigi, nel 1900. Appassionato di lettura e teatro sin dall’adolescenza, nel 1926 aderisce al movimento artistico e letterario del Surrealismo, che valorizzava il sogno e l’inconscio come aspetti fondamentali della produzione artistica. Intorno al 1930 intraprende l’attività teatrale, lavora come sceneggiatore e inizia a comporre testi di canzoni, destinate a essere interpretate da celebri cantanti francesi, come Juliette Gréco e Yves Montand. Al secondo dopoguerra risalgono le opere di maggiore successo: i versi pubblicati nelle sue principali raccolte (Parole, 1946; Spettacolo, 1951; La pioggia e il bel tempo, 1955) affrontano gli aspetti quotidiani della realtà con raffinata leggerezza e con uno stile semplice e comunicativo. Negli ultimi anni della sua vita, Prévert si dedica alla scrittura di testi per bambini e alla realizzazione di collage. Muore a Omonville-la-Petite, in Normandia, nel 1977.

Les enfants qui s’aiment
S’embrassent debout contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt
Mais les enfants qui s’aiment
Ne sont là pour personne
Et c’est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage, leur mépris
Leurs rires et leur envie
Les enfants qui s’aiment
Ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l’éblouissante clarté
De leur premier amour

Jacques Prévert
Spectacle (1951)

I ragazzi che si amano si baciano
In piedi contro le porte della notte
I passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
E se qualcosa trema nella notte
Non sono loro ma la loro ombra
Per far rabbia ai passanti
Per far rabbia disprezzo invidia riso
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Sono altrove lontano più lontano della notte
Più in alto del giorno
Nella luce accecante del loro primo amore

Jacques Prévert, Poesie, Guanda, Parma, 2012, trad. it. M. Cucchi, G. Raboni

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore.

 

Jacques Prévert, Poesie, Guanda, Parma, 1968, trad. it. G. D. Giagni

L’amore è uno dei temi principali della poesia di Prévert: un amore semplice e spontaneo, come quello vissuto dagli adolescenti, che nei baci scambiati in una notte qualsiasi realizzano il desiderio di essere liberi e felici.

L’amore si caratterizza soprattutto come “leggerezza” perché è in grado di far volare in “abbaglianti splendori” gli innamorati che, per questo, s’elevano in alto, s’astraggono dalla realtà, diventano estranei alla quotidianità, tutti intenti a vivere il loro sentimento dominante, assorbiti nei pensieri e nelle emozioni per inseguire un sogno. La loro vita è altrove, e non si curano delle reazioni della gente al loro comportamento: l’ironia, la rabbia e perfino il disprezzo di chi il sogno l’ha perduto o non l’ha mai realizzato.

Jacques Prévert (1900-1977)

 
Poète et scénariste français, il a publié plusieurs recueils de poèmes, parmi lesquels Paroles (1947), Spectacle (1951) et La Pluie et le Beau Temps (1955).
 
Prévert est surtout le poète des sentiments, de l’amour. Son style est apparamment simple et il utilise la langue de tous avec ironie et spontanéité. Grâce à son écriture pleine d’humour et de tendresse, il devient la figure emblématique de la poésie populaire française.

Analyse du poème Les enfants qui s’aiment :

 
Ce poème se compose de treize vers, qui ne sont pas divisés en différentes strophes. Les vers ici sont libres, puisque dès les deux premiers vers le nombre de syllabe est nettement différent. On note également la quasi absence de rimes.
 
Le sujet du poème est le suivant : l’amour des jeunes et la relation des amoureux avec la réalité. L’amour entre garçons et filles est léger, sans prétention, transparent. Les jeunes sont éloignés du monde, rien et personne n’existe plus autour d’eux, parce qu’ils n’appartiennent plus à ce monde, mais ils s’élèvent, immergés dans la puissance de leurs sentiments.
Le poème se fonde sur le contraste entre “les enfants qui s’aiment” et “les passants” qui les montrent du doigt, car ils les envient et se moquent d’eux, mais les enfants les ignorent.
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